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Tutto quello che c’è da sapere su materiali riciclati e certificazioni!

14 Marzo 2023 - 11 minutes de lecture
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Vi sblocchiamo un ricordo: a marzo 2022, l’Unione europea ha presentato la sua strategia in un settore chiave, quello della sostenibilità e dell’economia circolare nell’industria tessile.

Obiettivo? Renderla un settore più “green”. Per riuscirci, le misure dovranno coprire l’intero ciclo di vita di tutti i prodotti (abbigliamento, biancheria per la casa, valigeria e accessori).

Tra i requisiti principali vi sono:

  • condizioni di lavoro normate lungo tutta la catena di produzione e distribuzione
  • trasparenza a favore del consumatore finale
  • controlli severi su tutti i processi di produzione e trattamento, così come sulla gestione dei rifiuti.

Senza dimenticare uno degli aspetti che desideriamo trattare in questo articolo: la percentuale di fibre riciclate nella composizione dei prodotti tessili. L’obiettivo è evitare un consumo eccessivo di materie prime, riutilizzando ciò che c’è già.

Si tratta di un obiettivo ambizioso, ma totalmente in linea con il rapporto IPCC 2022, che ha stilato un elenco di azioni volte a ridurre l’impronta di carbonio per settore di attività. L’industria è ovviamente chiamata in causa, compreso il settore tessile, dando la priorità a materiali più sostenibili, riciclaggio e riduzione dei rifiuti” (Fonte: Ecocert |Nuovo rapporto IPCC: le soluzioni per il CLIMA da adottare – Aprile 2022)

Naturalmente, affinché gli sforzi compiuti dai vari stakeholder siano coerenti e realmente incisivi, occorre rispettare specifiche rigorose, controllate da organismi indipendenti, neutrali e obiettivi.

È qui che entrano in gioco le certificazioni, ed è proprio questo il tema di oggi: le certificazioni RCS e GRS, che riguardano l’utilizzo di materiali riciclati nel mondo del tessile, ma non solo. Ma entriamo nel dettaglio!

I materiali riciclati monopolizzano il dibattito

Alcune cifre chiave

  • Oggi, ogni anno, gli europei gettano nella spazzatura 11 kg di fibre tessili. A livello globale, è l’equivalente di un camion pieno di tessuti che va in discarica ogni secondo.
  • A ciò aggiungiamo che più della metà delle fibre tessili prodotte nel mondo nel 2020 sono state realizzate in poliestere, un materiale che deriva da una fonte non rinnovabile: il petrolio.
  • Infine, si prevede che entro il 2030 il consumo di prodotti tessili sia destinato ad aumentare di oltre il 60%.

Un triste primato che spinge inevitabilmente i vari operatori del tessile a ricercare, e soprattutto ad adottare, soluzioni davvero più sostenibili. Una di queste consiste nel riciclare i materiali già prodotti e inizialmente destinati a essere gettati via.

Per supportare questa transizione possiamo contare sulle certificazioni, il cui ruolo è attestare un approccio realmente concreto e verificabile, controllato da un organismo terzo indipendente.

Chi sviluppa, promuove e aggiorna le certificazioni?

In questo caso si tratta di Textile Exchange, un’organizzazione globale senza fini di lucro impegnata a promuovere la trasformazione e lo sviluppo sostenibile dell’industria tessile. Il programma adottato è composto da diversi sistemi di riferimento, di cui fanno parte RCS e GRS. Membri e Ambassador di Textile Exchange si riuniscono in comitati, conferenze o tavole rotonde per approfondire insieme aspetti come ruolo delle certificazioni lungo tutta la filiera, differenze, campi di applicazione, uso dei loghi ecc.

Queste certificazioni riguardano i materiali, la trasformazione, la tracciabilità e il fine vita dei prodotti dell’industria tessile.

Infine, tutte le riflessioni di Textile Exchange convergono verso un obiettivo chiave: creare impatti positivi su acqua, suolo, aria, animali e uomo.

Chi vigila sulla conformità delle azioni condotte nell’ambito di una certificazione?

Per garantire il rispetto delle regole stabilite, Textile Exchange ha provveduto ad accreditare degli organismi di certificazione. È il caso, ad esempio, di Ecocert, punto di riferimento francese in particolare per la certificazione ecologica, che TopTex e KARIBAN BRANDS hanno adottato nella realizzazione dei loro progetti.

Qual è l’obiettivo della certificazione RCS?

A chi è destinata e a cosa serve?

La certificazione RCS (Recycled Claim Standard) può essere adottata dagli operatori del settore tessile che svolgono attività di produzione, tessitura, tintura, distribuzione, ecc., ma anche alle aziende che riciclano e trasformano materiali riciclati. Questa certificazione è destinata a prodotti realizzati con almeno il 5% di materiali riciclati.

L’obiettivo principale?

L’obiettivo principale è quello di garantire la tracciabilità delle materie prime riciclate lungo tutta la filiera produttiva, dall’approvvigionamento alla distribuzione.

In che modo?

La presenza e la quantità di materiale riciclato nella composizione di un prodotto finito sono controllate da un organismo terzo indipendente.

Che cosa garantisce la certificazione RCS?

  • La presenza e la tracciabilità delle materie prime riciclate
  • La trasparenza mediante apposita etichettatura dei prodotti
  • L’impegno di tutte le parti in causa

Al termine dei controlli e una volta emessa la certificazione da parte di un ente autorizzato, come Ecocert, il logo RCS può essere apposto sul prodotto. I livelli di certificazione sono due :

Livello 1: RCS 100

Il prodotto contiene almeno il 95% di materiali riciclati

Livello 2: RCS blended

Il prodotto contiene tra il 5 e il 95% di materiali riciclati

DA RICORDARE

L’RCS attesta la presenza, la quantità e la tracciabilità dei materiali riciclati che compongono un prodotto con l’ausilio di un organismo certificatore indipendente

Esistono sono 2 livelli di certificazioni RCS, a seconda che il prodotto finito contenga più o meno del 95% di materiali riciclati

Per ulteriori informazioni, visitare il sito Web di Ecocerto di Textile Exchange

La selezione certificata RCS di TopTex

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WK303

T-shirt unisex ecosostenibile maniche lunghe. Designed To Work

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K6152

Parka con cappuccio riciclato unisex

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K980

Pullover uomo con collo a V ecosostenibile

Qual è l’obiettivo della certificazione GRS?

A chi è destinata e a cosa serve?

La certificazione GRS (Global Recycled Standard) è più completa, nel senso che certifica i materiali riciclati in un prodotto mediante l’imposizione di specifiche caratterizzate da rigorosi requisiti ambientali e sociali. Originariamente creata da Control Union, è ora di proprietà di Textile Exchange dal 2011 e viene aggiornata ogni 3-5 anni circa. La versione attuale è la 4.0, in vigore dal 2017.

L’obiettivo principale?

L’obiettivo principale è quello di incrementare l’uso di materiali riciclati in un prodotto finito, ma anche di vigilare sul rispetto delle pratiche sociali e ambientali lungo tutto il processo di produzione.

In che modo?

La presenza e la quantità di materiali riciclati, l’assenza di sostanze chimiche tossiche e il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori sono controllati da un organismo terzo e indipendente.

Che cosa garantisce la certificazione GRS?

  • Almeno il 20% di materiali riciclati
  • Effettiva provenienza da riciclo del materiale utilizzato e non da nuovi prodotti fabbricati al solo scopo di essere subito riciclati
  • Processi responsabili: produzione, trattamento delle acque, gestione dei rifiuti
  • Rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori

Lo standard GRS

Il prodotto contiene almeno il 20% di materiali riciclati e deve contenerne almeno il 50% per poter utilizzare il logo GRS

DA RICORDARE

La certificazione GRS può riguardare un prodotto finito che contenga almeno il 20% di materiali riciclati

I processi di produzione e trattamento (delle acque e dei rifiuti) devono essere sostenibili e conformi ai requisiti delle specifiche GRS
Questo standard riguarda i prodotti contenenti almeno il 20% di materiali riciclati, ma per poter apporre il logo sull’etichetta di un prodotto, il contenuto deve essere di almeno il 50%

Per ulteriori informazioni, visitare il sito Web di Ecocerto di Textile Exchange

La selezione certificata GRS di TopTex

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K427

Giacca unisex Softshell ecosostenibile a 3 strati

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KI5227

Shopper grande K-loop

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NS615

Giacca unisex impermeabile - 100g Native Spirit

L’impegno volontario di TopTex e di KARIBAN BRANDS

Un numero crescente di player dell’industria tessile sta acquisendo consapevolezza del fatto che, per realizzare un cambiamento veramente significativo, occorra mettere in atto azioni sostenibili.

Il tema dei materiali riciclati è un argomento più che mai al centro delle questioni ambientali, alle quali TopTex e KARIBAN BRANDS desiderano offrire il proprio contributo.

Come per le certificazioni GOTS e OCS di cui parlavamo in un altro articolo, Textile Exchange non impone alcun obbligo di certificazione. Ogni distributore o marchio è libero di realizzare un progetto di certificazione e di metterlo al centro della propria strategia di comunicazione.

Pur trattandosi di un approccio su base volontaria, deve essere attuato con il supporto di un ente certificatore indipendente.

Ad esempio, sia KARIBAN BRANDS in qualità di marchio, sia TopTex in qualità di distributore, realizzano progetti di certificazione con il supporto di Ecocert. Ecocert è al nostro fianco per controllare e certificare il rispetto degli standard RCS e GRS.

Pertanto, ogni certificazione riguarda una singola entità in maniera individuale, alla quale viene assegnato un numero di licenza univoco (EGL). Ecco quelli di TopTex e KARIBAN BRANDS per le certificazioni RCS e GRS:

Le certificazioni RCS

Esempi di presentazione delle certificazioni

TopTex France

KARIBAN France

Le certificazioni GRS

Esempi di presentazione delle certificazioni

TopTex France

KARIBAN France

Per consultare i prodotti certificati RCS o GRS in vendita sul nostro sito web, andate in una delle nostre sezioni (abbigliamento, valigeria, abbigliamento da lavoro, sport, ecc.) e selezionate il filtro “Riciclato” per visualizzare gli articoli contenenti materiali riciclati e quelli certificati RCS o GRS.

La rotta verso l’aumento del contenuto riciclato è tracciata

Abbiamo quindi parlato dello stato del settore, delle certificazioni RCS e GRS, ma non abbiamo ancora parlato dei diversi materiali che possono essere riciclati e della loro provenienza!

Come spesso accade quando si parla di fibre tessili, possiamo classificarle in 2 categorie:

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NS6003

Giacca piumino uomo in materiale riciclato - 260g Native Spirit

Le fibre sintetiche

È possibile riciclare le bottiglie di plastica, che diventano PET riciclato.

Oppure, possono essere materiali derivati dal petrolio, come il poliestere o l’elastan. Una volta frantumati e fusi, questi materiali si trasformeranno in fili, che potranno poi essere tessuti.

Le fibre naturali

Qui si tratta principalmente di cotone. Infatti, è il cotone il materiale più utilizzato nell’industria tessile. Gli scarti possono essere recuperati, frantumati e nuovamente trasformati in fibre. Una volta attorcigliati, possono essere ritessuti per creare nuovi capi!

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NS301

T-shirt uomo oversize - 200g

Perché utilizzare fibre riciclate?

Per utilizzare materiali esistenti, che evitino il consumo eccessivo di materie prime, soprattutto quando non sono rinnovabili

Per limitare il consumo di acqua ed energia (più elevato in un processo di produzione del poliestere, ad esempio, che durante il suo riciclaggio)

Per ridurre l’impronta di carbonio e l’impatto ecologico (ad esempio nel caso del cotone, la cui coltivazione richiede grandi quantità di acqua e pesticidi)

Per ridurre la quantità di rifiuti e materiali inviati in discarica o inceneriti.

Da dove arrivano i materiali riciclati, usati per creare nuovi tessuti?

La provenienza è duplice:

  • pre-consumer (ovverosia prima del consumo): si tratta principalmente di ritagli di tessuto, non utilizzati dai laboratori tessili. Il motivo è semplice: quando un indumento viene tagliato alla sua forma esatta a partire da un rettangolo di tessuto, c’è necessariamente del materiale avanzato. Si parla di “pre-consumer” semplicemente perché questi tessuti non sono mai stati utilizzati dai consumatori!
  • post-consumer (ovverosia dopo il consumo): si tratta di tessuti o rifiuti che hanno già avuto una vita, recuperati in centri di smistamento o di raccolta ad esempio. Rientrano in questa categoria le famose bottiglie di plastica di cui abbiamo parlato in precedenza, a patto ovviamente che siano state effettivamente utilizzate prima di essere riciclate.

Naturalmente, l’impegno e l’interesse per il riciclaggio nel settore dei tessuti è in costante crescita. La cosa più importante è concentrare gli sforzi su certificazioni e standard riconosciuti e controllati. È quindi il caso delle certificazioni RCS e GRS!

Siamo ormai alle battute finali del nostro articolo sulle certificazioni relative ai materiali riciclati. Ci auguriamo di aver catturato la vostra attenzione e di avervi fatto comprendere meglio la portata degli standard RCS e GRS.

In TopTex, continueremo a impegnarci e lavorare per sostenere lo sforzo collettivo per una moda più sostenibile e responsabile. Un percorso lungo e talvolta tortuoso, in continua evoluzione e rivoluzione, ma soprattutto ricco di tematiche che ci stanno a cuore, e che faranno sempre parte delle nostre priorità.

Sul nostro sito, utilizzando gli appositi filtri, troverete tutti gli articoli realizzati con materiali riciclati. I prodotti certificati RCS o GRS saranno identificabili grazie ai loghi presenti sulle relative schede prodotto.

Contattateci subito se avete domande, o se desiderate essere accompagnati dai nostri esperti per offrire una selezione ecosostenibile ai vostri clienti!

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